Sono particolarmente cauti nel fornire prestiti agli stranieri, anche con quelli che hanno residenza in Spagna e che possiedono una proprietà. Persino le banche più vecchie non hanno l’ autonomia di concedere prestiti, come invece avviene, ad esempio, in Francia. Spesso richiedono un garante per il prestito oppure una dimostrazione che gli affari frutteranno denaro, cosa che non è affatto realistica, dato che si è all’ inizio. In teoria, stando alla normativa europea, si può concedere un prestito sia ai residenti che ai non residenti, ma in pratica spesso viene negato.
Se si ha bisogno di un prestito bancario, è necessario preparare un business plan accurato e realistico, che dovrebbe comprendere il metodo di rimborso del prestito, qualora venga concesso. I consulenti professionali che hanno uffici nel Regno Unito e in Spagna, come John Howell e Co., avvocati e giuristi internazionali, The Old Glass Works (www.europelaw.com ), prepareranno il vostro business plan e vi aiuteranno a presentarlo in una forma accettabile per le banche spagnole.
Se ottenete un prestito, si dovrà introdurre almeno una quantità pari a quella dell’ investimento e il periodo di rimborso alla banca è di solito tra i cinque e i sette anni. Le tariffe variano considerevolmente a seconda della banca, dell' importo e del periodo di prestito, quindi è consigliabile guardarsi intorno con l' aiuto del proprio consulente professionale.
Le piccole e medie imprese (PYME) hanno diritto a un accesso preferenziale per i prestiti offerti dall’ agenzia statale finanziaria della Spagna (Instituto de CréditoOficial / ICO), che fa parte del Ministero dell' Economia e delle Finanze. Per esempio, si può ottenere un prestito fino al 70% dell' investimento netto e, purché si disponga di nessun prestito o sovvenzione, è possibile richiedere il Fondo di Microcredito, che fornisce fino al 95% dell' investimento netto (fino ad un massimo di circa € 25.000). Il sito web di ICO (www.ico.es ) è disponibile in inglese e fornisce i dettagli dei prestiti disponibili.